I risultati del sondaggio di IMPRESA “COVID – 19 Impatti e bisogni delle imprese”
23 Aprile 2020IMPRESA scrive ad ANAS sulla questione Roma-Latina
1 Luglio 2020IMPRESA Associazione dell’Industria e delle Piccole e Medie Imprese ha consolidati rapporti con i rappresentanti della Regione Lazio, infatti dopo l’incontro con il vice Presidente della Regione Daniele Leodori, in occasione del Focus di presentazione del bando regionale sulla digitalizzazione delle imprese, il 16 giugno scorso il Consiglio Direttivo di IMPRESA costituito da trenta imprenditori che rappresentano importanti realtà industriali delle Regione, ha invitato a partecipare ai lavori Eugenio Patanè, Consigliere regionale del Lazio, nonché Presidente della VI Commissione – Infrastrutture, Lavori Pubblici, Mobilità e Trasporti della Pisana.
All’ordine del giorno del Consiglio Direttivo di IMPRESA c’era la Roma – Latina e grazie alla presenza del Consigliere Patanè è stato possibile conoscere tutti gli aggiornamenti sull’ opera.
La mancanza di questa fondamentale infrastruttura viaria, strategica a livello nazionale in quanto collegamento fondamentale del centro sud con il centro nord del Lazio, nuoce ormai da anni gli imprenditori e i cittadini della nostra regione.
Dichiara il presidente di IMPRESA Giampaolo Olivetti: “il peso maggiore di questa mancanza ricade soprattutto sugli imprenditori della provincia di Latina la quale dal punto di vista economico arretra ormai da anni rispetto a quei distretti industriali che diversamente sono dotati di un collegamento con l’autostrada. Per questo motivo le imprese pontine hanno perso fatturato e posizioni di mercato e hanno dovuto in alcuni casi rinunciare a commesse di lavoro importanti in quanto valutate antieconomiche a causa degli alti costi del trasporto su gomma; inoltre grandi gruppi industriali hanno rinunciato ad investire sul nostro territorio mentre altri lo hanno abbandonato poiché la mancanza del collegamento con l’autostrada ha reso il comparto industriale del nostro territorio meno competitivo di altri. Gli imprenditori non sanno più come farsi ascoltare dalla politica ed è stato fatto già tutto, decine di tavoli con tutte le parti sociali, bloccate le strade, sono state fatte 1000 manifestazioni di protesta senza alcun risultato. Speriamo che questa sia la volta buona”.
Ha spiegato Eugenio Patanè al Consiglio Direttivo di IMPRESA: “la Roma – Latina, che è considerata dalla Regione Lazio l’opera più importante dopo la metro C, parte nel 2010 da una delibera del CIPE, che autorizzò la realizzazione del corridoio intermodale Roma-Latina e del collegamento Cisterna-Valmontone. Il CIPE mise “sul piatto” 468 milioni di euro, quali fondi stanziati dallo Stato, parte del costo complessivo dell’opera di 2 miliardi e 7 centomila euro, di cui 645 milioni di euro per la Cisterna-Valmontone, il resto per la Roma-Latina. A marzo 2008 fu costituita la società mista Autostrade del Lazio S.p.A. (costituita per il 50% dalla Regione Lazio e 50% da ANAS) quale soggetto aggiudicatore per il compimento di tutte le attività inerenti alla procedura di evidenza pubblica, vale a dire il bando di gara. La gara fu aggiudicata nel 2016 al Consorzio Stabile SIS, che gareggiò con un altro competitor, il quale fece ricorso interrompendo così l’iter che si era avviato, fino alle recenti sentenze del Consiglio di Stato del 2018 e 2019, con cui i giudici hanno annullato in parte i documenti di gara, restituendo l’iniziativa ad Autostrade del Lazio, la stazione appaltante. Non stiamo parlando solo dello sviluppo del Sud Pontino ma di importantissimi asset della nostra Regione. Ritengo quest’opera strategica per tutta la Regione Lazio perché oltre a collegare Latina all’autostrada rappresenta un fondamentale collegamento ad esempio con il porto di Civitavecchia. Il Tavolo tecnico costituito dal MIT e Regione Lazio a fine 2019 ha definito un percorso amministrativo e dato le linee guida del progetto preliminare nuovo che ha abbassato i costi dell’opera tenendo insieme sia la Cisterna-Valmontone per collegarci alla bretella Napoli-Firenze, sia l’autostrada Roma-Latina, che ci consentirà di arrivare alla Roma-Fiumicino e poi a Civitavecchia”.
Il Presidente Olivetti: “questa volta considerando la posizione della Regione Lazio e le recenti dichiarazioni del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli, sembrano chiare le intenzioni sulla realizzabilità della Roma – Latina, tuttavia gli imprenditori temono fortemente che i soliti ingorghi burocratici e i contenziosi giuridici possano procrastinare all’infinito l’inizio dei lavori dell’opera. Non a caso nella piattaforma di proposte che inviammo al Presidente Conte c’era anche quella di nominare i Commissari per la gestione delle grandi opere pubbliche. Ma su tale ipotesi in riferimento alla Roma – Latina il Ministro De Micheli sembra essersi dichiarata purtroppo contraria. Inoltre per quanto riguarda il cronoprogramma dei lavori del tracciato della Roma – Latina sembrerebbe che l’aggancio con Latina avverrà dopo quello con Pomezia: questo potrebbe significare penalizzare ulteriormente la provincia di Latina, oltre al timore di eventuali ritardi o interruzioni dei lavori per il rischio di esaurimento delle risorse economiche in corso d’opera“.
A tal riguardo Patanè risponde: “entrando nello specifico del progetto la Cisterna-Valmontone sarà un tracciato con caratteristiche autostradali, ma senza pedaggio, mentre la Roma-Latina sarà un’autostrada con pedaggio più basso, per rendere sostenibili i costi sostenuti dal MIT e Regione Lazio (circa 300 mln e 300 mln in parti uguali a valere sui fondi di coesione 2021) è stata fatta un’ottimizzazione nell’ottica di suolo pubblico. Il risparmio è di circa 10% rispetto ai costi iniziali. La Cisterna-Valmontone, essendo indipendente dal tracciato della Roma – Latina, potrebbe partire con tempi più rapidi perché la progettazione definitiva viene fatta entro l’anno e i tempi di realizzazione sono di 6 anni; viene realizzata come una strada statale, non ha pedaggi, la facciamo con soldi della Regione e sarà collegata alla Pontina. Per quando riguarda il tracciato della Roma – Latina i lavori dell’opera si svolgeranno in 2 fasi: la prima, il cui costo previsto è di 1 miliardo e 4, riguarda il tratto da Roma fino a Pomezia, quindi l’aggancio della Roma-Latina alla Roma-Fiumicino, più precisamente da Tor de Cenci all’aggancio Roma-Fiumicino. Sono previste quali opere connesse la tangenziale di Lariano, l’asse Velletri-Cori e il collegamento con la Nettunense. Rispetto al 2010 sono mutate le condizioni stradali, sono state fatte le complanari, da Tor de Cenci ci colleghiamo direttamente alla Roma-Fiumicino senza il tracciato parallelo. È saltata per il momento la tangenziale di Latina ciò significa che arriveremo a Latina in un secondo momento, mi riferisco al secondo lotto (costo circa 700 mln) da dopo Pomezia nord fino a Latina. Il primo lotto (aggancio Roma-Fiumicino fino a Pomezia) dall’approvazione del progetto definitivo entrerà in esercizio dopo 5-6 anni; per l’altro dal 7° anno dall’approvazione del piano definitivo aggiornato. Per quanto riguarda gli ostacoli giuridici da superare attraverso un restyling della società Autostrade del Lazio (ricapitalizzazione, nuova distribuzione delle quote e nuove funzioni) dovrebbe decadere la sentenza del Consiglio di Stato per mancanza dell’oggetto, a quel punto la progettazione definitiva può essere fatta rapidamente entro fine di quest’anno. Se la decisione dovesse essere impugnata al TAR, ciò comporterebbe ulteriori ritardi importanti. Intanto l’obiettivo è quello di trasformare la società Autostrade del Lazio da soggetto aggiudicatore per il compimento di attività per l’evidenza pubblica a soggetto concessionario del MIT, che diverrebbe il nuovo concedente. Preliminarmente quindi sarebbe necessaria oltre che la ricapitalizzazione di Autostrade del Lazio anche una modifica sulle quote di partecipazione del capitale da parte dei soci: da 50% ANAS e 50% Regione Lazio, a 80% ANAS e 20% Regione Lazio. Tutti gli attori della vicenda (MIT, Regione Lazio, ANAS, ASTRAL) sono d’accordo sulla strada da percorrere progettuale e piano economico finanziario. La speranza e l’obiettivo è che tutto questo possa essere appianato in un processo governato dei passaggi”.
A conclusione dei lavori del Consiglio Direttivo il Direttore Generale di IMPRESA Saverio Motolese dichiara: “considerato che per i prossimi anni continueremo a circolare sulla Pontina, ci chiediamo se l’ANAS ha previsto lavori anche per la messa in sicurezza della strada. Stanno crescendo alberi ed arbusti pericolosi, perché se ti distrai trovi il ramo di un albero al centro della carreggiata. Sono inesistenti in alcuni tratti i guardrail, lo sfalcio non ancora effettuato; la manutenzione poteva esser fatta nel periodo del lockdown visto che non ha circolato nessuno per tre mesi sulla Pontina. Per non parlare del grave problema del limite di velocità imposto di 60 km orari. Per questi motivi IMPRESA si è fatta carico di inviare una lettera circostanziata all’ANAS per sollecitare la manutenzione e la pulizia del manto stradale della Pontina, nella speranza di poter continuare a circolare in sicurezza“.
La risposta di Patanè: “è stata fatta una commissione sulla sicurezza stradale nell’ambito della Giornata Nazionale delle Vittime della Strada ed era presente l’ing. Moladori, presidente del comparto Lazio dell’ANAS il quale ha dichiarato che fino a quando non partiranno i primi lavori della Roma – Latina l’ANAS si sarebbe fatta carico di ripavimentare e rendere la Pontina una strada quanto più sicura possibile. Nostro compito quindi è incitare l’ANAS affinché i lavori si facciano e comunque quest’ultima si è impegnata a fare di più“.