5 marzo 2021: webinar “Città Intelligenti, il ruolo della politica e dell’impresa per un nuovo paradigma di sviluppo”
5 Marzo 2021IMPRESA incontra l’ On. Claudio Durigon per un confronto sulle proposte presentate nel suo documento al Min. Franco. La novità sarà il “Decreto Impresa” per sostenere l’Economia
18 Marzo 2021IMPRESA Associazione nazionale dell’Industria e delle Piccole e Medie Imprese, aderente al sistema delle Confcommercio rappresenta aziende manifatturiere e dei servizi, settori economici le cui prospettive di sviluppo sono fortemente compromesse a causa dell’emergenza sanitaria, il cui perdurare sta fortemente indebolendo la capacità di resilienza di tutto il sistema imprenditoriale del nostro Paese.
Essendo IMPRESA quotidianamente agganciata all’economia reale, ha voluto dare il suo contributo alla definizione del quadro delle prossime azioni economiche su cui il Governo sta lavorando, presentando in data 11 marzo u.s. al Ministro del Mef Daniele Franco e al suo Sottosegretario on. Claudio Durigon, una piattaforma di istanze economiche chiedendo loro interventi “shock” che abbiano lo scopo di stimolare la “domanda”, di sostenere concretamente gli imprenditori che si trovano ad affrontare una crisi di liquidità delle proprie aziende, a fronte di adempimenti retributivi, fiscali e contributivi in molti casi non procrastinabili.
Le parole del presidente Olivetti: “L’emergenza sanitaria ha prodotto uno tsunami che ha travolto tutta la nostra economia, in molti casi sono stati quasi azzerati i fatturati delle aziende e le mancate entrate hanno generato un diffuso indebitamento che sta mettendo a repentaglio la sopravvivenza di intere filiere economiche. Gli imprenditori chiedono di attivare tutti gli strumenti in grado di ridistribuire alle aziende liquidità, attraverso garanzie, finanziamenti agevolati, a fondo perduto, programmi di cancellazione e dilazione del debito, con lo scopo principale di ridurre e diluire il più possibile gli effetti negativi della crisi. I primi interventi messi in atto con i diversi decreti che si sono susseguiti subito dopo il primo lockdown del 2020, non sono stati sufficienti a sostenere finanziariamente le imprese colpite dall’emergenza epidemiologica. Le stesse necessitano di un programma di azioni per riattivare velocemente la domanda di lavoro, soprattutto in quei settori economici più penalizzati dalla crisi, attivando tutti gli strumenti di finanza straordinaria che possano elargire in modo massivo risorse economiche.”
Le parole del direttore generale Saverio Motolese: “È necessario dare vita ad una revisione organica del Fisco italiano, di attuare misure fiscali agevolative per le imprese al fine di renderle più competitive in un mercato sempre più globalizzato. È stato rilevato che il nostro sistema fiscale è uno dei più complessi, incerto e poco equilibrato tra quelli esistenti nei principali paesi mondiali industrializzati. Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi ha previsto l’attuazione di una riforma organica del sistema fiscale vigente. Tale provvedimento è condivisibile in quanto l’attuale sistema fiscale ha, nel corso del tempo, contribuito a sviluppare vari effetti negativi sul sistema economico italiano tra cui: il progressivo peggioramento del quadro della normativa tributaria; la forte penalizzazione della classe media; il difficile e complicato rapporto tra Amministrazione Finanziaria e contribuenti; il sempre maggior peso fiscale, dovuto ad una spesa pubblica inarrestabile il cui debito pubblico si aggira, attualmente, intorno a 2.500 miliardi di euro.”
Conclude il presidente Olivetti: “IMPRESA ha eseguito costanti confronti con le aziende associate per fornire supporto pratico e analisi incrociate finalizzate ad intercettare il «sentimento» degli imprenditori sulla situazione presente e futura rispetto alla corrispondenza ed efficacia delle misure adottate e adottabili dal governo. Aspettativa comune è quella di poter contare sulla disponibilità di denaro che non sia solo ricorso all’indebitamento, ma possibilità di liberare risorse finanziarie interne, nonché forme di finanziamento a fondo perduto e sovvenzioni dirette, decisamente più utili ai fini del recupero del terreno perduto. Altro imperativo è l’immediatezza, la semplificazione e la facilità di ricorso a tutte le misure identificate. Le imprese sono disposte a farsi carico di nuovo debito, ma affinché sia per loro sostenibile, è necessario che venga adeguatamente diluito nel tempo.”
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