Resoconto Focus “La ‘nuova’ rivalutazione dei beni d’impresa: un’occasione vantaggiosa per patrimonializzare l’azienda”
17 Febbraio 2021Le proposte di IMPRESA al Ministro Franco e al Sottosegretario On. Durigon per affrontare l’emergenza e stimolare il rilancio dell’economia
12 Marzo 2021P&P Pilat & Partners, azienda con la quale IMPRESA collabora, ha organizzato per la giornata di oggi 5 marzo il webinar “Città Intelligenti, il ruolo della politica e dell’impresa per un nuovo paradigma di sviluppo”. La partecipazione è gratuita e l’inizio è previsto per le ore 17.
Questi i relatori dell’evento:
- Giampaolo Olivetti, Presidente di IMPRESA;
- Flavia Loggia, Loggia Industria Vernici srl, nostra azienda associata;
- Sen. Massimo Berutti, VIII Commissione Permanente – Lavori pubblici e comunicazione;
- On. Mauro Lucentini, XIV Commissione – Politiche dell’Unione Europea;
- On. Massimo Ungaro, VI Commissione – Finanze;
- Dane Marciano, Affidaty Spa;
- Riccardo Pilat, Pilat Founder;
- Antonio Mangiola, WayPoint srl;
- Christian Tosolin, Datamagazine.
Ripensare alle città e al modello di convivenza civile è sempre stata una necessità che popoli e governanti hanno posto come priorità per il benessere della collettività: dal concetto di città, di urbanizzazione, di allargamento delle frontiere, di smart city e ancora di società intelligente. Un concentrato di valori che dalla polis greca fino a noi ha sottolineato l’importanza di creare le condizioni atte a tutelare e a promuovere l’uomo e la sua salute. Un humus culturale fiorente che ha dato origine al concetto di habitat, trasformando il concetto di sopravvivenza a benessere e che oggi noi traduciamo e decliniamo in termini di servizi e vivibilità.
Nella società dei servizi infatti il concetto di luogo e di spazio rappresentano variabili che molte volte sembrano essere superflue allo sviluppo dell’uomo e della sua formazione. Una sostenibilità che non si limita a riconoscere e a riformulare i limiti oggettivi dell’ingegno umano nei confronti del sistema societario e del suo sviluppo a scapito di materiali finiti o di altre specie, ma la riqualificazione di un capitalismo di stampo sociale, equo in cui ricchezze e servizi possano essere algoritmo del benessere dell’individuo nei confronti del suo habitat.
Da qui quindi la volontà di ripensare al concetto di città intesa non come luogo di aggregazione passiva, ma come soggetto intelligente e consapevole in cui uomini e servizi possano trovare la sintesi nella quotidianità del lavoro, della famiglia e dello sviluppo personale. Un’operatività di riscontrare modelli passivi e ripensarli in soggetti attivi ed intelligenti in cui la sostenibilità intesa solo di natura ambientale possa essere anche allargata e matrice di efficienza e produttività per le unità ad essa collegate. Un modello abitativo funzionale che desidera riconsiderare quindi la città nell’insieme più intimo della sua essenza: ripartire non dalle fondamenta di un edificio o la sua ristrutturazione intesa come incipit di modernità, ma come modello attivo ed intelligente di socialità collettiva.
(Pilat & Partners)
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