Le proposte di IMPRESA al Ministro Franco e al Sottosegretario On. Durigon per affrontare l’emergenza e stimolare il rilancio dell’economia
12 Marzo 2021IMPRESA scrive al Presidente Draghi e ai Ministri Franco e Giorgetti. “L’aumento dei prezzi delle materie prime e dei materiali è più letale del Covid”
31 Marzo 2021IMPRESA Associazione Nazionale dell’Industria e delle Piccole e Medie Imprese, aderente al sistema delle Confcommercio in data 15 marzo, nella persona del suo Presidente Giampaolo Olivetti e del suo Direttore Generale Saverio Motolese, ha incontrato il neosottosegretario On. Claudio Durigon, per un confronto sia sul quadro economico generale caratterizzato da molte criticità, sia rispetto alla piattaforma di istanze economiche presentate da IMPRESA nei giorni scorsi al Ministro del Mef Daniele Franco e allo stesso on. Claudio Durigon.
IMPRESA ha chiesto di poter dare il suo contributo alla definizione del quadro delle prossime azioni economiche su cui il Governo sta lavorando chiedendo interventi in grado di sostenere concretamente gli imprenditori che si trovano ad affrontare una crisi che ha colpito negativamente i fatturati, la domanda di lavoro e la liquidità delle loro aziende.
L’incontro è stato molto proficuo e tanti i temi di confronto. Il presidente d’IMPRESA Giampaolo Olivetti: “IMPRESA vuole essere sempre propositiva nel cercare le soluzioni ai problemi da affrontare e in questo specifico caso ci siamo messi a disposizione del Ministro Franco e del suo sottosegretario Durigon per dare il nostro contributo fattivo, con l’obiettivo di uscire fuori tutti insieme da questa fase altamente drammatica, dovuta all’emergenza sanitaria ed economica. Nel documento che abbiamo presentato al Ministro, IMPRESA ha fatto una “summa” dei bisogni espressi dai nostri tecnici e imprenditori che vivono la quotidianità delle imprese, indicando tutti gli strumenti e gli interventi possibili, attraverso i quali agevolare la sopravvivenza delle aziende ed anche stimolare il rilancio dell’economia, costretti ad affrontare un secondo lock down. Le imprese stanno vivendo un momento di grande difficoltà a causa della generale contrazione dei fatturati, a fronte dei costi fissi che rimangono invariati. Gli imprenditori stanno facendo di tutto per non intervenire nella riorganizzazione della forza lavoro, non perché c’è il divieto del licenziamento, ma perché il personale è una risorsa considerata primaria e fondamentale da tutelare a tutti i costi.”
Durigon nel corso dell’incontro ha comunicato una novità importante per il mondo delle aziende. Lui ha posto all’attenzione del Ministro Franco la necessità di prevedere un “Decreto Impresa” che vada nella ridefinizione per la ripartenza dell’economia e per la sopravvivenza delle aziende e a tal riguardo ha risposto alle attese di IMPRESA con l’impegno di prendere in considerazione nozioni dal documento di quest’ultima sia in riferimento al Decreto Sostegno che a quello Impresa. La vera priorità ad oggi, ho sottolineato Durigon, unica soluzione per poter uscire dalla pandemia, è preoccuparci che arrivino i vaccini, per questo motivo nel Decreto Sostengo abbiamo stanziato 5 miliardi per l’acquisto, la logistica, il trasporto e la somministrazione dei vaccini e le terapie anti-Covid e per il polo farmaceutico per vaccini in Italia, dove quest’ultimi si potrebbero produrre e qui la provincia di Latina e di Frosinone potrebbero giocarsi la partita. Il Commissario straordinario Generale Figliuolo si è posto come obiettivo quello di raggiungere 500mila somministrazioni di vaccino al giorno e le imprese saranno uno dei punti determinanti per l’applicazione e somministrazione dei vaccini. L’auspicio di Durigon è quello di “rivedere la luce in fondo al tunnel” entro la fine dell’estate prossima, per rientrare tutti a pieno regime.
Il Direttore Generale d’IMPRESA: “Le azioni che abbiamo prospettato nel documento consegnato al sottosegretario Durigon, intervengono in particolare su tre fronti: favorire l’elargizione di liquidità, diluire il più possibile i debiti pregressi in particolare quelli generati a seguito dell’emergenza sanitaria e il congelamento o la forte riduzione delle tasse. Sarebbe consigliabile, in questa fase, considerando i bilanci delle aziende in forte contrazione, non far ricorso a prestiti straordinari difficilmente sostenibili, ma introdurre strumenti finanziari realmente in grado di sostenere le aziende senza appesantire ulteriormente l’indebitamento. Nel nostro documento, consultabile qui, indichiamo nello specifico a quali strumenti si potrebbe fare riferimento.”
Durigon nel corso del confronto ha spiegato quale sarà lo schema del lavoro che sta portando avanti insieme al Ministro Franco: Il calo del fatturato nel 2020 è stato calcolato in circa 400 miliardi di euro e pertanto si può immaginare quanto sia difficile da parte di uno Stato rispondere con corrispondenti interventi economici. I 12 miliardi previsti nel prossimo Decreto Sostegno per gli indennizzi saranno destinati ad una platea allargata, essendo stati superati i limiti previsti dai codici Ateco. Verranno indennizzate quelle aziende con fatturato fino a 10 milioni che hanno avuto un calo di ricavi del 33% nel 2020 rispetto al 2019. L’indennizzo verrà calcolato sulla media mensile della perdita e sarà erogato una tantum. I ristori non potranno essere esaustivi considerando che a ricevere i sostegni saranno circa 3 milioni tra aziende e professionisti. Per questo motivo sarà necessario un ulteriore scostamento di bilancio (tra 20 e 30 miliardi) per finanziare successivi interventi per poter ripartire e rivedere la luce già dalla prossima estate.